giovedì 20 ottobre 2016

La Lettera Scarlatta

La Lettera Scarlatta è di certo il capolavoro di Nathaniel Hawthorne, autore statunitense che si è occupato molto della società puritana
nata nelle colonie d'oltre oceano inglesi.

Infatti, nel romanzo viene raccontato uno spaccato della società, dove fanno da padrone l'ignoranza e l'ipocrisia che possono portare alla follia qualsivoglia individuo.

La vicenda narrata è quella di una giovane donna, Hester Prinne, che giunta nel Massachussetts prima del marito, uomo anziano e creduto morto, rimane incinta e da alla luce una bambina, Pearl.

La storia prende avvio da una precisazione da parte dell'autore che afferma
di basare la propria storia su alcuni documenti contenuti in alcuni archivi dando già l'idea che si tratta davvero di una storia vera. Torniamo però alla vicenda di Hester che, dopo aver partorito, viene messa sotto giudizio e riceve l'obbligo di apporre sul suo petto una lettera di colore acceso: la A scarlatta di adultera appunto.

I giudici della cittadina sembrano volerle concedere una seconda possibilità - potrebbero essere definiti magnanimi visto che le avevano già risparmiato l'impiccagione - chiedendole di rivelare il nome del suo amante per poter espiare in qualche modo la sua colpa.
Hester, cocciuta e decisa, si impone di non rivelare l'identità di quest'uomo andando a vivere fuori città dove diviene famosa per i suoi ricami. Nel frattempo torna sulla terra ferma anche il marito creduto morto della donna che comincia a vivere sotto falsa identità per cercare di scoprire l'identità dell'amante di Hester.

Basta poco all'uomo, un dottore che ha acquisito, oltre alla medicina tradizionale anche metodi indigeni di cura, per scoprire l'identità dell'amante della moglie che si rivela essere un giovane reverendo timorato di Dio che, un po' per paura e un po' per orgoglio non confessa il suo terribile peccato dando il via ad atroci sofferenze.

Questa è una spirale di torture, soprattutto per i due uomini che si sfidano inconsapevolmente sul piano psicologico, l'uno per resistere, l'altro per far cadere ogni qualsivoglia difesa del reverendo. Su un piano parallelo però Hester continua a vivere mostrando con coraggio e qualche volta anche arroganza la sua lettera e crescendo una figlia che, a volte, sembra essere figlia del demonio - così come credono alcuni paesani - per il suo comportamento vivace e gioioso.

Attraverso il suo temperamento Hester appare come un personaggio esemplare che allo stesso tempo riesce a condannare una società talmente rigida da sembrare malata e colpevole di tutte le angherie alle quali deve sottomettersi la donna dai capelli neri. Hawthorne allo stesso tempo però non si schiera apertamente dalla parte della sua protagonista, al contrario la lascia in un limbo all'interno del quale riceve però tutta la sua pietà e la sua compassione.

L'autore in questa opera riesce ad amalgamare magistralmente una trama che comunque non risulta essere troppo noiosa ad uno stile di scrittura ricco e ricercato che porta ad una attenta caratterizzazione sia dei personaggi che degli ambienti circostanti con meravigliose e approfondite descrizioni che non creano mai al lettore difficoltà nel seguire l'evoluzione della storia.
Tra le riproduzioni cinematografiche la più recente risale al 1995 con Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall, per la regia di Roland Joffè (guarda il trailer)

L'AUTORE - Nasce a Salem - Massachussetts - nel 1804 e, dopo aver perso il padre, cresce nella famiglia materna. Il suo carattere risulta essere schivo e introverso ma fin da giovanissimo comincia a scrivere racconti vertenti sul tema della Nuova Inghilterra puritana. Oltre alla Lettera Scarlatta si ricordano opere come La casa dei sette abbaini, Il romanzo di Valgioiosa e Il Fauno di marmo. Muore nel 1864 durante una gita; è seppellito nello Sleepy Hollow Cemetery di Concord, Massachussetts.

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